Pozzo di Sicar

Il progetto Pozzo di Sicar, casa d’incontro interculturale e casa d’accoglienza per donne straniere in difficoltà, singole e con figli, esiste dal 1993 e funziona grazie ad una associazione di volontari, alcuni dei quali risiedono nella casa.

I tempi, gli spazi, le attività sono stati pensati per gestire i due obiettivi principali: accogliere le donne in difficoltà e favorire l’incontro interculturale.

 L’ospitalità avviene in un clima familiare e d’interessamento all’altro, ed è intesa come esperienza di cambiamento positivo per chi accoglie e per chi viene accolto. 

E’ concreto e visibile il sogno di una casa aperta a tutte le culture, dove diventa possibile l’interazione umana, culturale e spirituale.

 La casa cerca di conoscere i rispettivi paesi d’origine, attraverso un’offerta culturale e di intrattenimento.

Il Pozzo di Sicar lancia il suo segnale positivo anche all’esterno, realizzando progetti educativi con le scuole riguardo accoglienza, interculturalità, incontro tra diversità e pregiudizi.

 

Il Pozzo di Sicar

pesce

In molte religioni antiche i pesci sono associati alle divinità dell’amore e della fertilità. Ma contemporaneamente il pesce è un animale a sangue freddo, ossia un animale che “non è dominato dall’impeto delle passioni”, proprio per questo è fatto oggetto di pasti e sacrifici a carattere sacro.

Oggi, in quasi tutti i mari della Terra e nei grandi laghi vengono catturati pesci in numero maggiore rispetto alla loro capacità di riprodursi. Secondo la FAO, il 58 percento degli stock ittici è sfruttato ai massimi livelli, eppure la pesca intensiva non dà tregua: vengono catturate specie in numero superiore rispetto alla loro naturale capacità di riprodursi.

Nel mondo ne vengono catturate oltre 90 milioni di tonnellate l’anno, mentre nel 1950 la quantità di pescato si aggirava intorno ai 20 milioni (FAO 2016).

Le cause alla base della pesca eccessiva sono molteplici. Il consumo di pesce aumenta e genera un business a livello globale. Oggi il numero di pescherecci presenti nel mondo è 2,5 volte tanto quello previsto ai fini della pesca sostenibile. La lobby della pesca, particolarmente influente, punta a quote di pescato nettamente al di sopra del limite della sostenibilità ecologica, il tutto per interessi economici realizzabili nel breve termine.

L’UE stabilisce la quantità di pesce prelevabile dalle acque europee, ma negli ultimi anni queste quote imposte dalle politiche hanno superato con una media del 41% le raccomandazioni scientifiche. Così non solo gli stock ittici del Mar Mediterraneo sono soggetti a pesca eccessiva, ma anche quelli presenti in altri mari europei risultano sempre più decimati: secondo i dati FAO, nel 2015 il Mediterraneo e il Mar Nero presentavano la percentuale più alta di stock sfruttati in modo insostenibile (oltre il 62%).

Approfondisci nella Scheda Cibo

Fish Pepper Soup Ricetta

FISH PEPPER SOUP con POLENTA DI MANIOCA NIGERIA

Ricetta per 6 persone

Ingredienti
  • 1 chilo di pesce a piacere
  • 1 lattina di passata di pomodori
  • 2 cucchiai di gamberetti secchi
  • acqua q.b.
  • 1 cubetto di dado maggi
  • sale
  • peperoncino
per la polenta:
  • farina di manioca
  • 2 cucchiai di olio di palma
In Nigeria usiamo molto il pesce gatto, qui ho usato lo sgombro, importante è usare un pesce che non si disfi troppo nella zuppa.
Pulire il pesce e tagliarlo in grossi pezzi.
Mettere tutti gli ingredienti in una pentola e far cuocere per 30 minuti. All’assaggio, quando il pomodoro non è più acido, è pronto.
Far bollire l’acqua, aggiungere la farina di manioca.
Aggiungere l’olio di palma e mescolare finché il composto diventa di colore giallo, sodo ed elastico.

OWO SOUP con IGNAME BOLLITO (YAM) NIGERIA

Ricetta per 6 persone

Ingredienti

1 chilo di pesce secco affumicato
1 lattina di passata di pomodoro
olio di palma
2 cucchiai di gamberetti secchi
acqua q.b.
1 cubetto di dado maggi
preparato per brodo nigeriano (akanwu)

per l’igname:
  • Yam
  • Acqua
  • Sale
Far cuocere tutti gli ingredienti tranne l’akanwu per 30 minuti.
Quando è pronto, lasciare raffreddare e aggiungere l’akanwu.
Portare l’acqua ad ebollizione, aggiungere il sale, unire l’igname lavato, pelato e tagliato a fette. E’ pronto quando è morbido.

Questionario

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