RUTH

42 anni, Perù

La mia lingua madre è lo spagnolo, parlo italiano e un po’ di inglese.

Lavoro come operatrice sanitaria in una casa protetta; sono delegata sindacale e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere; sono volontaria al Pozzo di Sicar.

Qui a Parma siamo in tre, io, mio marito e mia figlia che ha tredici anni.

Sono nata a Lima. Mia madre è mancata dieci anni fa, mio padre è ancora là e anche tre dei miei fratelli. Siamo in otto e viviamo sparsi per il mondo.
Vorrei passare un Natale con mio padre: non ci vediamo da dieci anni.

A 25 anni lasciai il Perù. Prima mi ero diplomata come segretaria.
Era l’inizio della crisi economica ed era molto difficile trovare lavoro.
In un attimo decisi di partire e il mio fidanzato, che adesso è mio marito, mi disse: “Fai quello che vuoi Ruth.”

Mio fratello mi ha prestato i soldi per il viaggio. Presi un autobus per l’Ecuador e da lì volai a Linate. A Parma avevo un’amica.
Dopo tre anni, tornata a Lima ci sposammo e restai incinta. Tornai in Italia durante la gravidanza. Lui ci ha finalmente raggiunte quando la bambina aveva quattro anni e mezzo.

Mio marito e mia figlia sono importantissimi per me e anche Yole, la mia sorella amica che ho conosciuto al Pozzo, lei è stata come la casa per me.
Sentirsi accolta è una cosa speciale. Ho vissuto da persona accolta e so cosa vuol dire.

Quando mia figlia era sui quattro anni ed io ero ormai autonoma, iniziai a fare volontariato al Pozzo di Sicar. Adesso, con i turni che ho, fatico a gestire un percorso fisso ma in futuro mi piacerebbe aiutare di più.

Carta di soggiorno

La carta di soggiorno – sostituita nel 2018 dal permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo – è un titolo senza scadenza, a tempo illimitato e che offre dei vantaggi aggiuntivi rispetto al classico permesso di soggiorno ordinario.

Permette di accedere a delle prestazioni assistenziali a cui non si avrebbe diritto col solo permesso di soggiorno ordinario, per esempio all’assegno sociale, a quello di invalidità oppure all’indennità di maternità.

Per ottenerla è necessario avere almeno 5 anni di soggiorno regolare in Italia e avere un reddito minimo non minore all’importo dell’assegno sociale annuo, oltre a una buona conoscenza dell’italiano.