Siproimi di montagna

Con il decreto legge immigrazione e sicurezza di ottobre 2018, lo Sprar è stato cancellato.

Sparisce non solo un acronimo, ma anche la grande conquista di poter avere un sistema unico per richiedenti asilo e titolari di qualsiasi forma di protezione, anche umanitaria.

Ma non spariscono i rifugiati. E nemmeno i progetti che cercano di tutelarli.

Dalle ceneri dello Sprar nasce il Siproimi, che significa Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. Dove quindi – nei progetti per adulti – possono trovare ospitalità solo i titolari dello status di rifugiato e di protezione sussidiaria.

A loro Ciac, insieme ai Comuni titolari dei progetti e alla rete di servizi pubblici e del privato sociale già attivata attraverso lo Sprar, continua a offrire servizi per l’accoglienza e l’integrazione.

In tante realtà diverse della Provincia. Anche in un piccolo paese dell’Appennino parmense, dove una famiglia fuggita dalla guerra può trovare l’abbraccio della montagna e di nuovi amici che fanno di tutto per far sentire ognuno di loro di nuovo a casa.

 

Ciac Onlus, Terra d’asilo
Ciac Onlus, Una città per l’asilo

spezie

Chitra B. Divakaruni, nel celebre libro “La Maga delle Spezie”, scrive che la terra si spaccò come una scorza per offrire le spezie al cielo.

Ognuna con i suoi poteri e i suoi segreti: cannella bruna e calda quanto la pelle per aiutarti a trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, sferico come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no.

Da sempre le spezie sono utilizzate sia per impreziosire i piatti che come medicamento o cosmetico: i saperi tramandati sulle loro proprietà si perdono nella notte dei tempi. Preziose e ambite, hanno attraversato mari, deserti e  frontiere e proprio grazie ai viaggi si sono stratificate intorno ad esse diverse simbologie e attributi tramandati attraverso narrazioni e divulgazioni.

L’immaginario collettivo circa le loro origini è molto fecondo: il medico greco Ctesia, per anni alla corte persiana, nel 400 a.C. scrisse che l’ambra scaturiva da alberi resinosi indiani che lacrimavano per un mese all’anno. Le gocce di resina cadevano quindi nei fiumi e venivano trasportate a valle, indurendosi lungo il tragitto.

Altre storie tramandavano che gli alberi di pepe fossero sorvegliati da serpenti e che l’unico modo per raccoglierlo fosse incendiarne le foreste, processo al quale andava ascritto il colore nero delle bacche.

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CHICKEN MANDI Ricetta

CHICKEN MANDI SIRIA

Ricetta per 6 persone

per il riso:
Ingredienti
  • Mezzo chilo di riso basmati
  • brodo di gallina
  • olio di semi
  • una noce di burro
  • curcuma e zafferano (io ho usato due surrogati che ho portato in valigia dalla Siria in guerra attraverso tutto il viaggio, il sale cinese, che è un colorante giallo e il color zafferano. Entrambi hanno un bel colore ma, diversamente dalle spezie, non hanno aroma)
  • sale
  • pepe nero

Sciacquare il riso e versarlo nel brodo bollente con due cucchiai di olio di semi. Quando bolle aggiungere una noce di burro e mescolare delicatamente con una forchetta.

Nel frattempo sciogliere un pizzico di zafferano in un bicchierino con poca acqua e un pizzico di curcuma in un altro bicchierino con poca acqua. A cottura ultimata versare le spezie sciolte sopra il riso a strisce alterne e coprire.

Secondo la tradizione il mandi si cuoce in uno speciale forno, come il tandoor, o in una buca scavata nel terreno. Per conferirgli il sapore di affumicato anche cucinandolo in una pentola su un fornello, si può utilizzare il carbone.

In una pentola d’acciaio si scalda un pezzo di carbone vegetale fino a che diventa rosso come una brace.

Nella pentola contenente il riso già pronto si mette un contenitore di carta stagnola e ci si appoggia il carbone, poi si versa un cucchiaio di olio d’oliva sul carbone e immediatamente si deve chiudere il coperchio, possibilmente anche con uno straccio così che il fumo non esca. Dopo un paio di minuti si può sollevare il coperchio, meglio vicino ad una finestra aperta!

per il pollo:
Ingredienti
  • 1 chilo di carne di pollo
  • 2 patate
  • 2 carote
  • mezzo chilo di funghi
  • 1 lattina di salsa di pomodoro
  • 3 cucchiai di olio d’oliva
  • 1 bicchiere di brodo
  • rosmarino
  • timo
  • salvia
  • peperoncino
  • sale
  • pepe

Mettere a marinare il pollo il giorno prima con sale pepe, rosmarino, timo, salvia, salsa di pomodoro e un po’ di peperoncino.

Tagliare le patate e le carote a pezzi grossi, condirle con sale e pepe nero e tre cucchiai d’olio evo e un bicchiere di brodo.

Mettere tutto in una teglia al forno per 30 minuti a 200°, poi aggiungere i funghi conditi con sale e pepe.

Quando il pollo è dorato è cotto.

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