Il Signor Mohammad è sordomuto dalla nascita, il figlio Alaa racconta la sua storia.
La famiglia di mio padre fuggì dalla Palestina nel 1948 e si stabilì a Damasco dove mio padre è nato nel 1956. E’ nato sordomuto.
Ha frequentato una scuola per sordomuti dove si rivelò molto bravo nel disegno e nella pittura. Ha anche imparato a giocare a scacchi e ha vinto numerosi tornei.
Dopo il diploma ha frequentato a Beirut, in Libano, una scuola per imparare la lingua internazionale dei segni.
A Damasco vivevamo abbastanza bene, sebbene fossimo sempre all’interno di un campo profughi per palestinesi.
Con la guerra e l’arrivo di gruppi terroristici come Daesh (Isis), fuggimmo da Damasco verso l’Egitto, e dall’Egitto, attraverso il deserto, con una macchina di trafficanti arrivammo in Libia.
In Libia, dove abbiamo vissuto per 4 anni, mio padre lavorava: era un apprezzato decoratore d’interni e imbianchino, ed io lavoravo con lui.
Scoppiarono poi i problemi interni alla Libia ed arrivò anche lì Daesh.
Non potevamo più vivere lì. Decidemmo di scappare su una barca di trafficanti.
La guardia costiera italiana ci salvò e ci fece sbarcare in Sicilia.
Volevamo raggiungere la Germania ma rimanemmo bloccati in Austria, dove è nato Karam, il bambino più piccolo.
In tutto questo, mio padre è sempre stato con noi, e ci ha aiutato molto ad accudire i bambini. E’ un bravissimo nonno.