È dagli anni ‘90, dai tempi dei sanguinosi conflitti nei Balcani, che Ciac si fa promotore dell’accoglienza integrata e diffusa: quale modo migliore per proteggere i rifugiati che ospitarli nelle nostre città, farli diventare nostri vicini di casa, e orientarli il prima possibile ai servizi del territorio?
Protezione legale, con il riconoscimento del giusto status che garantisca loro di non dover tornare in patria, ma anche protezione sociale, data dalla professionalità degli operatori e dalla rete di relazioni significative che si costruiscono giorno per giorno nella “terra di asilo” in cui si è scelto – o ci si trova costretti – ad abitare.
La sigla Sprar – che sta per Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – arriva sono nel 2002, ma dà un nome a qualcosa che nella provincia di Parma esisteva già.
Fino al 2018, con un ritmo non sempre costante e prevedibile, il sistema Sprar si è allargato e consolidato, fino ad avere nei due progetti di Parma città e Fidenza (con una ventina di altri Comuni) circa 250 posti.
Un sistema unico che ha accolto richiedenti asilo e titolari di qualsiasi protezione, tutelando insieme a loro anche le comunità che li hanno ospitati: sempre più vicini di casa, sempre più “cittadini”.
Ciac Onlus, Terra d’asilo
Ciac Onlus, Una città per l’asilo