Sprar di città

È dagli anni ‘90, dai tempi dei sanguinosi conflitti nei Balcani, che Ciac si fa promotore dell’accoglienza integrata e diffusa: quale modo migliore per proteggere i rifugiati che ospitarli nelle nostre città, farli diventare nostri vicini di casa, e orientarli il prima possibile ai servizi del territorio?

Protezione legale, con il riconoscimento del giusto status che garantisca loro di non dover tornare in patria, ma anche protezione sociale, data dalla professionalità degli operatori e dalla rete di relazioni significative che si costruiscono giorno per giorno nella “terra di asilo” in cui si è scelto – o ci si trova costretti – ad abitare.

La sigla Sprar – che sta per Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – arriva sono nel 2002, ma dà un nome a qualcosa che nella provincia di Parma esisteva già.

Fino al 2018, con un ritmo non sempre costante e prevedibile, il sistema Sprar si è allargato e consolidato, fino ad avere nei due progetti di Parma città e Fidenza (con una ventina di altri Comuni) circa 250 posti.

Un sistema unico che ha accolto richiedenti asilo e titolari di qualsiasi protezione, tutelando insieme a loro anche le comunità che li hanno ospitati: sempre più vicini di casa, sempre più “cittadini”.

 

Ciac Onlus, Terra d’asilo
Ciac Onlus, Una città per l’asilo

riso

La fantasia orientale ha creato molteplici leggende che vedono il riso quasi sempre come un dono delle potenze sovrannaturali. Una di queste narra che il dio Shiva creò un giorno una vergine tanto bella da chiamarla Retna Dumilla, cioè gioiello splendente; se ne innamorò e volle sposarla ma la ragazza respingeva la sua corte. Alla fine Retna acconsentì alle nozze, ma al patto che Shiva riuscisse a creare un alimento da consumarsi quotidianamente senza mai stancare. Shiva accettò ma ben presto si accorse di non riuscire a trovare un cibo che soddisfacesse quella esigenza, così un giorno la costrinse alle nozze ma Retna ne morì. Sulla tomba della ragazza, quaranta giorni dopo, spuntarono delle pianticelle di una specie mai vista a cui Shiva diete nome “pari” (riso) e nelle quali sarebbe sopravvissuta l’anima di Retna. I loro semi avrebbero generato quell’alimento che, consumato ogni giorno, non avrebbe mai stancato. 

In molte popolazioni e civiltà l’esistenza senza del riso sarebbe inconcepibile, ancora oggi, in molti paesi asiatici, è la vera “misura” del mondo, del tempo, dello spazio. Nell’isola di Madagascar, ad esempio, “il tempo che ci vuole a cuocere il riso” significa “circa mezz’ora”, e simili espressioni servono anche a indicare le distanze: un’ora di cammino è “due volte il tempo per cuocere il riso”. 

Il riso viene coltivato in Asia (Cina, India, Indonesia, Bangladesh, Tailandia, Vietnam, Birmania , Giappone, Filippine e Pakistan), in Africa (Madagascar, Egitto, Kenya, Uganda, Nigeria, Costa D’avorio, Ghana e Tanzania) e in Europa (Italia, Spagna, Russia, Portogallo, Jugoslavia, Ungheria, Romania, Grecia e Francia). 

Approfondisci nella Scheda Cibo

POLLO YASSA GAMBIA

Ricetta per 6 persone

Ricetta Cena in uno SPRAR
Ingredienti
  • mezzo chilo di riso Basmati
  • 1 pollo diviso in pezzi
  • mezzo chilo di cipolle
  • 1 testa d’aglio
  • olio di semi
  • 2/3 cucchiai di aceto bianco e/o succo di limone, in proporzione
  • 3 o 4 foglie di alloro
  • 1 cucchiaio di senape
  • 1 manciata di olive verdi snocciolate
  • 3 cucchiai di cipolline sottaceto
  • 3 cucchiai di cetriolini sottaceto
  • sale
  • pepe
  • peperoncino
Rosolare i pezzi di pollo in una padella con l’olio di semi.
Tagliare le cipolle, schiacciare l’aglio, e fare una marinata con l’aceto e/o il limone, la senape, il pepe, il sale e il peperoncino e le foglie di alloro e aggiungere al pollo nella padella.
Quando il pollo è cotto aggiungere le olive, le cipolline e i cetriolini sminuzzati.
Mettere sul fuoco il riso con un litro di acqua fredda, quando l’acqua bolle cuocere a fiamma bassissima fino a che il riso ha assorbito tutta l’acqua. Il riso deve risultare asciutto.
Quando il pollo è pronto dev’essere pronto anche il riso, che deve essere cotto a parte.
Si serve in un piatto di portata, adagiando il pollo sul riso, si può guarnire con un uovo sodo e un pomodoro tagliati a fettine e ciuffetti di prezzemolo fresco.
Ricetta di Bemba

Questionario

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