La mia lingua madre è l’urdu, parlo anche inglese e italiano.
Adesso lavoro con la Gazzetta di Parma. vendo i giornali in stazione.
Ero un giornalista di cronaca nera e ho dovuto lasciare il mio paese per problemi politici.
Avevo tutto: un buon lavoro, due macchine, la casa, inun momento tutto è cambiato, tutto; il mio passato mi sembra un sogno.
Ho fatto un viaggio molto lungo passando dal nord: la Russia, la Norvegia, la Germania.
Solo qui in Italia mi hanno ridato una nuova vita, mi sono ripreso il futuro.
Mi hanno rimesso in piedi e mi hanno aiutato a camminare.
Vengo da un piccolo villaggio del Gujrat, una zona agricola dove si coltiva il riso e che assomiglia un po’ alla pianura padana. A 35 anni sono andato via.
Avevo paura lì, qui no.
Mi rende felice aiutare gli altri. Mi piace la vita sociale, essere rispettato, le belle relazioni. Ho una moglie e quattro bambini, due femmine e due maschi,
la più grande ha 17 anni, il secondo 13, l’altro maschio 10 e l’ultima 5.
Il mio sogno? Quello di portare qui i bambini e mia moglie.