Sono nato in Bangladesh, in un villaggio di nome Batiband, nel distretto di Narsingdi.
Oltre ai miei genitori ho tre sorelle e un fratello più piccoli, io sono il primogenito.
Ho frequentato le scuole superiori e il college, poi ho interrotto gli studi. Quando ero studente
facevo una bella vita, dopo che ho smesso di studiare la mia vita è andata in rovina. In
Bangladesh non potevo vivere liberamente.
Ho lasciato il mio paese a ventisei anni.
La mia intenzione era di venire qua in Italia. Ho fatto un contratto col trafficante per venire in
Italia e sono molto contento di essere qua. Sono arrivato alla stazione di Parma.
Sono contento di vivere a San Secondo; qua ho degli amici che vengono dalla Romania,
passeggiamo in paese, mangiamo insieme, ci divertiamo.
Tra i miei amici rumeni c’è anche un italiano, se non capisco una parola me la spiegano; se
capita che ho bisogno di un po’ di soldi mi aiutano anche in questo.
La mia paura è che, se dovessi tornare in Bangladesh, potrei venire ucciso.