La mia lingua madre è il bangla (bengalese) la mia seconda lingua è l’inglese; parlo anche urdu e un po’ di francese, di tedesco, di spagnolo e, vivendo in Italia, parlo italiano.
Sono arrivato in Italia a undici anni insieme alla mia famiglia.
Sono nato in Bangladesh a Chandpur Motlob. Il mio villaggio era bello, mi piaceva, ma a causa del trasferimento della famiglia sono dovuto venire in Italia anch’io.
Qua con me ci sono i miei genitori e le mie due sorelle;
ci sono anche uno zio, una zia e i miei cugini.
Frequento l’ultimo anno del corso serale all’Istituto commerciale.
Lavoro come mediatore e traduttore in tre posti diversi: alla cooperativa Quadrifoglio di Piacenza, alla World in Progress di Parma e alla Dimora di Abramo di Reggio Emilia.
Vorrei diventare avvocato, sia penale che civile.
Sono un casinista, però, tutti dicono che sono un ragazzo simpatico.
Il mio sogno è di aiutare le persone.
La mia passione è giocare a calcio e a cricket.
Quando dico qualche bugia mi sento colpevole, non mi piace, ma le dico lo stesso.
Ho paura solo del mio Dio, che si chiama Allah.