La mia lingua madre è l’italiano, poi parlo anche in inglese. Sono operatrice legale in una cooperativa che accoglie i richiedenti asilo.
Sono nata a Milano. Sono nata ricca, mi ricordo tante vacanze. A 9 anni con la mia famiglia ci siamo trasferiti a Taranto e li la nostra condizione economica è cambiata, facevamo fatica ad arrivare a fine mese. A Milano ho frequentato la scuola privata, una scuola per ricchi, invece a Taranto la scuola pubblica, dove ho conosciuto finalmente l’umanità. I miei compagni di scuola erano più poveri, ma più liberi e divertenti. Poi ci siamo trasferiti a Rimini e quando i miei si sono separati, a Salsomaggiore Terme. Mi sono innamorata di due uomini prima di mio marito: uno buono e l’altro un po’ meno…
Ho studiato giurisprudenza a Parma, perché ho capito che c’era bisogno del senso di giustizia.
Dopo il tirocinio da avvocato penalista, ho fatto un periodo di volontariato in carcere. Poi sono partita per l’Inghilterra, a York, dopo la rottura di una lunga relazione e ho frequentato un Master sul Diritto alla migrazione. Li sono rinata e come se avessi partorito me stessa. Quasi un’esplosione. La mia parte ribelle è esplosa.
A volte mi sento ancora un po’ rigida, sono diffidente, rimango sempre un po’ a distanza, mi avvicino con il tempo. A volte ho paura di espormi troppo e di pagarne le conseguenze. Ho paura di perdere la stabilità. A volte invece vorrei essere più coraggiosa.
Ho conosciuto Apollos ad una manifestazione. Aveva l’espressione della libertà, e non aveva paura dei legami e del futuro.
Vorrei studiare ancora, si e forse anche diventare genitore, creare la generazione del futuro, delle persone mischiate. Noi rappresentiamo il futuro.