Sono nato a Ragusa e vivo a Parma da dieci anni.
Inizialmente sono venuto a Parma per studiare e da sette anni lavoro come educatore in una cooperativa sociale che si chiama Cigno Verde.
Parallelamente a questa vita da educatore, da dieci anni faccio l’attivista ad Artlab.
Essendo dall’inizio partecipe del progetto, faccio parte del collettivo politico innanzi tutto, che si riunisce per discutere soprattutto di analisi politica sia locale che globale per costruire campagne di denuncia o collaborazioni con reti di collettivi e sindacati in giro per l’Italia.
Mi occupo di La Paz come progetto sportivo.
La Paz nasce nel 2010 da me e Ciccio, mio amico e compagno di vita di Ragusa, per dare la possibilità a tutti di praticare lo sport in maniera organizzata, di far parte di una squadra e di imparare anche a giocare a calcio.
Abbiamo conosciuto un’infinità di persone che provengono da qualsiasi parte del mondo.
Portare dei valori all’interno del calcio come l’antirazzismo, l’antisessismo e l’antifascismo, è quello che crediamo sia utile per dare un contributo anche nel mondo dello sport.
Grazie all’attivismo sono riuscito a viaggiare.
A Lampedusa, per scrivere la carta dei diritti dei migranti nel posto dove sbarcano in Europa; a Idomeni, il campo profughi al confine tra la Grecia e la Macedonia;
a Francoforte, alle contestazioni alla BCE e alle politiche di austerity dell’Europa;
a Roma per l’ambiente o per i diritti delle donne.
Per me sono state occasioni di crescita e di condivisione, con tante altre persone, delle emozioni che si provavano in queste manifestazioni.