Sono in pensione, ho fatto per quarant’anni cinema e teatro e faccio ancora oggi teatro con la mia associazione in Italia.

Vengo da Boulanouar, vicino alla città di Khouribga a centoventi chilometri dalla capitale Casablanca. Khouribga è una città mineraria, importante per il fosfato. E’ una popolosa città industriale, dove lavorano persone da tutto il mondo, africani, europei…

Sono attore, sceneggiatore e regista di teatro e cinema.
Ho recitato in diversi film internazionali, tra i quali il film italiano “Il bambino della domenica”, una produzione RAI del 2008.

In questo momento cerco di fare quello che mi piace: il teatro, il cinema, l’arte.
A Parma sto collaborando con l’associazione Al Amal dove faccio formazione teatrale per ragazzi e bambini che parlano arabo. Prepariamo uno spettacolo per la fine dell’anno scolastico.

Quando sono arrivato a Parma ho saputo dell’esistenza di Art Lab, dove dei volontari insegnano la lingua italiana. Ho trovato molti amici che mi aiutano ad apprendere questa lingua importante per me: la lingua della cultura, dell’arte, di Leonardo da Vinci, della letteratura.

Per me è importante fare teatro perché il teatro è l’arma più importante contro il fascismo e contro il razzismo. E’ una disciplina che contribuisce ad affermare senza violenza la democrazia e la giustizia tra tutti gli esseri umani. Mi piace e continuerò a farlo fino alla fine della mia vita.

Permesso di soggiorno per motivi di lavoro

Il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro è subordinato al possesso di un visto di ingresso per motivi di lavoro in seguito a nulla osta all’assunzione o allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Secondo la legge vigente è praticamente impossibile regolarizzare uno straniero non regolarmente soggiornante già presente nel territorio italiano, anche nel caso in cui un datore di lavoro fosse disponibile ad assumerlo.

Negli ultimi anni i decreti flussi che permettono agli stranieri di entrare regolarmente secondo precise quote (suddivise per lavoro stagionale, subordinato e autonomo) sono stati praticamente irrilevanti per numero e portata, rendendo di fatto impossibile entrare per vie legali in Italia.