A chiedere protezione non sono solo giovani uomini soli. Soprattutto negli ultimi anni è aumentata di molto la percentuale di donne che attraversano il mare per chiedere protezione in Europa.
Spesso viaggiano da sole, o con i loro bambini molto piccoli o in arrivo. Quasi sempre sono vittime di violenza, in patria ma anche nei paesi di transito e di asilo. E più ancora degli uomini rischiano di essere soggette a tratta e sfruttamento.
Per ricominciare la loro vita e trovare protezione hanno bisogno di supporto e fiducia. Oltre che della competenza di operatori legali e sociali.
Anche per loro il Siproimi (come prima lo Sprar) può rappresentare un’opportunità concreta per avviare un percorso di formazione e inserimento sociale.
Così, mentre i bambini frequentano l’asilo e i loro coetanei italiani, le donne possono frequentare corsi di formazione, iniziare un tirocinio o un lavoro, stabilizzare la loro situazione giuridica e sanitaria.
E costruirsi una quotidianità sicura nella nuova intimità di un appartamento condiviso con altre donne. Dove magari invitare a cena o per un tè la vicina di casa italiana.
Ciac Onlus, Terra d’asilo
Ciac Onlus, Una città per l’asilo